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Simone D’Angelo

Sono nato nel 1987, l’anno in cui Nilde Iotti diventava la prima donna Presidente della Camera e gli U2, con Joshua Tree, scalavano le vette delle classifiche musicali mondiali.

Mi chiamo Simone D’Angelo e sono nato a Genova nel 1987, l’anno in cui Nilde Iotti diventava la prima donna Presidente della Camera e gli U2, con The Joshua Tree, scalavano le vette delle classifiche mondiali.

Ho un figlio, Pietro, che sta muovendo i suoi primi passi in questo angolo di mondo. Condivido la vita con Maddalena, insegnante della scuola pubblica italiana.

Sono cresciuto a Oregina, quartiere popolare sulle alture di Genova. Il quartiere di Guido Rossa e di Padre Agostino Zerbinati. Un quartiere dove la Resistenza ha lasciato segni indelebili. Un luogo dove il passato non è nostalgia, ma radice.

Ho scoperto il significato della parola giustizia grazie alla passione missionaria di Don Prospero Bonzani, formidabile educatore, sulle cui lezioni ancora oggi mi soffermo a riflettere.

Il mio impegno civile è iniziato tra i banchi di scuola, nel movimento studentesco. Quello che reclamava a gran voce un ruolo da protagonista nei processi di formazione e apprendimento, difendendo l’istruzione pubblica come garanzia di emancipazione sociale per tutte e tutti.

Ho aderito al Partito Democratico convinto che nulla si possa cambiare stando in disparte, impegnandomi anche quando non ne condividevo alcune scelte o alcuni modi, nella ostinata convinzione che “per cambiare il mondo, bisogna esserci”. Ho continuato a crederci anche quando non mi capacitavo della timidezza verso l’accoglienza di chi fuggiva dall’inferno attraversando il mare, quando avvertivo l’inadeguatezza nel dare voce a un mondo del lavoro che cadeva in forme nuove di sfruttamento, precarietà e insicurezza, o quando sembrava non sapere più chi doveva rappresentare.

Nel 2021, con il sostegno di tanti ragazzi e tante ragazze che chiedevano un nuovo Partito Democratico, sono stato eletto Segretario Metropolitano. Con una proposta fortemente progressista, abbiamo rimesso al centro la lotta alle disuguaglianze, con l’obiettivo di costruire una città capace di creare opportunità, fiducia e speranza per chi, troppo spesso, è stato abbandonato o dimenticato. Per chi ha voglia e diritto di costruirsi un futuro, senza dover scegliere tra arrendersi o andarsene.

Nel 2022 sono stato eletto in Consiglio Comunale. Ho guidato il Partito Democratico in Sala Rossa come Capogruppo, lavorando per una Genova capace di generare uguaglianza, diritti e opportunità per tutte e tutti, una città attenta ai bisogni dei più fragili, una comunità.

Nel 2023 ho partecipato al movimento che ha portato Elly Schlein a essere eletta Segretaria del Partito Democratico, entrando a far parte della Direzione Nazionale. Convinto che la radicalità delle sfide di fronte a noi non potesse trovare come risposta un timido moderatismo.

Nel 2024 sono stato eletto in Consiglio Regionale, al termine di una campagna elettorale persa sul filo di lana, nonostante la rimonta giorno dopo giorno con Andrea Orlando, e nonostante il risultato straordinario a Genova.

Nel 2025 insieme a Silvia Salis, abbiamo riportato il centrosinistra alla vittoria dopo un decennio di sconfitte. Un risultato costruito giorno dopo giorno, che ha visto il Partito Democratico tornare primo partito nelle periferie e nei quartieri popolari della città. Segno che l’ascolto, la presenza e la credibilità possono davvero ricostruire fiducia.

Oggi continuo il mio impegno strada per strada, casa per casa, perché a Genova si realizzi quella stagi  one di cambiamento che abbiamo a lungo evocato e per la quale abbiamo lottato. Lo faccio anche dai banchi dell’opposizione in Consiglio Regionale, lavorando per un futuro diverso, per una Liguria finalmente capace di rimettersi in cammino, senza lasciare indietro nessuno. Convinto che ogni passo, se fatto insieme, possa cambiare davvero il destino di una comunità.

Non io. Noi.

Simone D'Angelo